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Immagine del redattoreSara

Punk rock night a Verona


Mercoledì 30 ottobre sembra una tranquilla serata infrasettimanale come tante, e invece ad aspettarmi dietro l’angolo c’è un evento punk rock a cui non posso mancare.

3 band live suoneranno in un localino a un passo da casa mia: gli A Part Of Us, gruppo locale HC melodico che si è sbattuto per organizzare la serata e 2 gruppi francesi, i Call It A Day e i The Boring, al loro primo tour europeo.


Il Time Out è un bar/club/postaccio della zona universitaria veronese con una sala al piano interrato dove vengono allestiti i concerti.

Di norma viene snobbato da molti, il palco è un po’ piccolo e l’acustica non è delle migliori, ma parliamoci chiaro: è un locale in centro, è abbastanza contenuto così si fa presto a riempirlo e soprattutto ci si può suonare.

Le cose si possono vedere da più punti di vista e se sei un punk rocker non puoi di certo permetterti di fare lo schizzinoso!

Arrivo al locale verso le 21:00 e mi sembra assurdo essermi presa del tempo per cazzeggiare, aver fatto una passeggiata di soli 3 minuti a piedi ed essere pure in anticipo - vorrei succedesse più spesso.

Ad aspettarmi davanti al bancone ci sono i vecchi ragazzacci e gli amici Splintera, altro gruppo punk melodico della zona formato da poco e con buone possibilità.

Il loro supporto non manca mai e in ogni occasione dimostrano che, anche se un po’ acciaccata e non più giovanissima, una scena veronese esiste e resiste.


Tempo di una birretta e un paio di cocktail, tra l’altro abbastanza pesi e ad un prezzo onesto, e ci si sposta al piano di sotto per far iniziare il concerto.

A salire sul palco per primi sono i The Boring, 5 giovani di Strasburgo con una grande attitudine. Il loro hardcore sembra violento e incazzato ma nasconde una gentilezza inusuale.

Le 2 chitarre creano un’armonia dolce e malinconica allo stesso tempo e anche se non capisco una parola - quando mai è successo ai live – mi rimane una piacevole sensazione di energica dolcezza; inconsueto ma bello.

Dopo un cambio palco a tempo di record scendo di nuovo per vedere i Call It A Day e insieme a me questa volta ci sono un paio di facce nuove, tra cui anche qualche under 30; dai che c’è ancora qualche speranza per l’alternative di Verona!

Cambia il genere ma non cambia del tutto la formazione, infatti insieme a 2 nuovi componenti ritrovo sul palco il batterista e uno dei chitarristi del gruppo precedente.

Una grande sorpresa nel sentire uno skate punk molto ben eseguito e con la giusta intensità, una batte ancora bella potente e la chitarra di Alex che fa la differenza. Sono convinta che questo tour li abbia aiutati molto a farsi conoscere e se lo meritano.

Esco per una boccata d’aria, bevo un’ultima birretta e mentre faccio 2 chiacchiere in compagnia arriva il turno degli A Part Of Us.

I butei veronesi salgono sul palco belli carichi e con la voglia di dimostrare qualcosa a questa città; direi che ci riescono alla grande con suoni precisi e intensi.

Il loro skate punk è molto personale e si distingue da quello di molte altre band, sanno essere compatti con una voce e una batte molto incisive, affiancate da 2 chitarre super armoniose e pulite.

Il carattere non manca di certo e nemmeno la voglia di spaccare, credo che la scena italiana abbia bisogno di una band come questa.

La qualità dei gruppi è davvero alta e nonostante i suoni un po’ impastati, sono soddisfatta del livello dei live.

Il risultato è che ho ascoltato della buona musica, mi sono divertita e sono pure un po’ brilla, ma che mi frega, in 3 minuti sarò a casa.

Domani mi aspetta una levataccia: alle 06:30 suona la sveglia e sarà una lunga giornata di lavoro e mal di testa, ma insieme alle occhiaie, stampato in faccia avrò anche un grosso sorriso per aver passato una folle serata punk rock nella mia città.


A Part Of Us:


Call It A Day:


The Boring:

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